Fabio Cicuto

Artista e musicista romano, dopo aver svolto negli anni 80/90 un intensa attività musicale tra Roma e Londra rivolgo il mio interesse artistico e sperimentale alle possibilità espressive delle arti pittoriche. Dal paesaggio urbano prendo in prestito, reinterpretandolo con gusto suprematista, materie e colori. Un mega archivio destinato alla conservazione dei ricordi, un universo di segni e forme, che lascio all’attimo intuitivo dell’immaginazione. Fabio Cicuto inizia il suo percorso artistico in ambito musicale nei primi anni Ottanta a Londra, con la produzione di alcuni album. Successivamente si rivolge al mondo della pittura, in cui riscontra la possibilità di esprimersi più liberamente. Predilige la sperimentazione sulle “macchie” e sulla memoria della materia, l’essenza della forma e la poetica legata allarealtà metropolitana con l’uso del catrame. E’ evidente il suo rimando storico all’essenzialismo astratto e numerosi sono gli interessi critici di chiara fama attorno a lui (tra tutti Giammarco Puntelli e Giulia Sillato), tanto da meritarsi la selezione nel Catalogo dell’Arte Moderna Mondadori e la presenza in rassegne ed eventi internazionali,con la pubblicazione delle sue opere su importanti cataloghi e saggi, tra cui segnaliamo: “L’Arte e il Tempo” ad Expo Milano,“Il Metaformismo” al Chiostro del Bramante a Roma, “Imagine2014” a Milano, Biella, Firenze e Assisi, “Il Labirinto dell’Ipnotista” a Palazzo Gallio di Gravedona(lago di Como) e“L’Eternità nell’Arte” nella Basilica dei Santi Quattro Coronati a Roma nel 2016 per il Giubileo della Misericordia,con alcuni tra maggiori artisti italiani contemporanei. Nelle sue opere sovente il catrame coesiste e si fonde con i segni e i simboli rappresentati dalla Rosa e dal Cuore, come è emblematico nelle sue oramai note tele della serie “BigHeart”, esposte a fianco di Mario Schifano, Andy Warhol, RoyLichtenstein, ShepardFairey e tanti altri grandi maestri del Novecento e dell’Arte Contemporanea.

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